“Un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi.” – Marcel Proust –

Scrivere 2 righe su questi 10 giorni di scambio giovanile a Oldenburg non è facile… Troppe emozioni, troppo divertimento, troppo. Le parole sembrano non essere abbastanza e mi viene in mente un solo aggettivo: surreale. Sì, è stata un’esperienza surreale, perché allo Jugendarbeit il tempo si è fermato al 13 giugno, data del nostro arrivo. I giorni a seguire sono stati ricchi di lavoro, risate e emozioni. Ognuna delle 60 persone che ho incontrato mi ha dato qualcosa, anche inconsapevolmente. Disfando la valigia mi sono resa conto di essere una persona diversa, di essermi messa in gioco e di aver conosciuto persone splendide che porterò nel cuore. Prima di tutte la leader italiana, Monica, che è stata capace di motivarci ed è sempre stata disposta a dialogare con noi, invece di imporre solo regole. Grazie a lei e a tutte le persone che hanno lavorato per noi, tra cui Davide, responsabile progetto e gli altri leader, l’atmosfera era quella di una grande famiglia. Non credo esistano tante belle parole per ricordare una cosa così spettacolare, quindi solo grazie. Grazie per le risate fino alle lacrime,grazie per la cooperazione nei momenti difficili, grazie per le battute, per i sorrisi sinceri, grazie per gli abbracci, per le canzoni cantate a squarciagola, grazie per tutti i momenti in cui abbiamo fatto gli stupidi insieme e per tutti quelli in cui ci siamo impegnati. 


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