Un percorso di crescita: la NVC come strumento per creare relazioni vere e profonde.
E’ stato un viaggio!
Un importante Viaggio!
Sia fisico, nelle lontane terre lettoni di Plavnas , sia emotivo e di crescita.
In agosto e poi in novembre, abbiamo partecipato a 20 giorni di formazione sulla Comunicazione non violenta, una metodologia comunicativa (e molto di più) strutturata da Marshall B. Rosenberg.
Come cita anche il sito italiano di NVC:
La Comunicazione Nonviolenta (CNV) è stata ideata e sviluppata da Marshall B. Rosenberg. (1934-2015), psicologo statunitense, allievo di Carl Rogers, impegnato nella ricerca e nella elaborazione di strumenti per sostenere gli esseri umani a riscoprire la capacità ed il piacere autentici di dare e ricevere dal cuore.
È una visione degli esseri umani, delle relazioni e dei sistemi ispirata alla nonviolenza, dove tutte le persone hanno pari dignità e valore, in una visione dell’interdipendenza e della ricerca di modi di coesistere che tengano conto dei bisogni di tutti.
Sostenuti da uno spazio naturale incontaminato e silenzioso e dal supporto di due trainer – Paulina e Magda – davvero preparate (parte dell’associazione Empathic Way Europe), abbiamo avuto l’opportunità di crescere nella consapevolezza di quanto sia importante comunicare con franchezza e chiarezza.
Una comunicazione che parte dal proprio spazio personale, dalla comprensione dei bisogni che ci muovono nella quotidianità e dalle emozioni che la soddisfazione o meno degli stessi attiva in noi.
Da questo spazio personale è possibile partire all’incontro con l’altro, proprio nella maggiore capacità di comprendere e di aprire ai bisogni e alle emozioni che, incontrate noi stessi, sappiamo possono essere spazio di azione anche di chi ho di fronte.
La pratica sviluppata nei giorni attraverso attività di educazione non formale e specifiche pratiche di osservazione e comunicative, ha portato i partecipanti ad acquisire una maggior conoscenza di sè e dell’altro.
Questo perchè l’integrazione della Comunicazione non violenta come attitudine all’agire, permette nell’essere umano una serie di scoperte e passi di crescita. Tra questi:
– maggiore capacità di contatto col proprio vissuto e con i propri sentimenti e bisogni che emergono all’occasione di ciò che accade;
– maggiore capacità di intendere i bisogni dell’altro anche quando espressi in un linguaggio giudicante con critiche e pretese;
– maggiore connessione con i bisogni (nostri e degli altri), con conseguente maggiore comprensione reciproca;
– maggiore capacità di gestione del conflitto attraverso un dialogo fatto di ascolto e espressione onesta.
Un processo non facile e costantemente in divenire che l’incontro con altri 30 operatori giovanili, insegnanti di scuole Montessori, educatori, ha permesso di avviare e alimentare.
L’impegno adesso è quello di riportarlo nel quotidiano, nelle conversazioni con i giovani con cui operiamo e ci confrontiamo e con le nostre famiglie, gli amici, le persone care come cosi pure con i colleghi di lavoro, di palestra e tutte le persone con cui abbiamo modo di condividere del tempo.
Un’opportunità di creare un mondo migliore, basato sulla chiarezza, sull’ascolto di sè e sulla possibilità che, attraverso un’espressione limpida del proprio essere, ognuno possa trovare spazio e appagamento all’interno del grande gruppo di esseri che è l’umanità.
Tutto questo è stato possibile grazie al co-finanziamento del programma Erasmus+, Jaunatnes starptautisko programmu aģentūra @jspa_latvia e all’impegno di associazioni europee con cui abbiamo avuto la possibilità di cooperare:
KALM International Trainings – Lettonia (organizzatore), Associação Nacional de Estudantes de Psicologia (ANEP) – Portogallo, Avatar 3000 -repubblica Ceca, Zavod Kajžica – Slovenia, Corpografies – Spagna, Litera Academy – Macedonia e Mudita.
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